Inquietudine…
L’inquietudine è una sensazione dell’animo che genera stati d’ansia, insoddisfazione, angoscia, ma al contempo può generare la ricerca di nuove cose e possibilità.
Questo stato d’animo può essere una sensazione interiore, personale, ma ci può essere trasmessa da qualcosa o qualcuno.
Anche la casa può tasmetterci questo stato d’inquietudine. Riflettendo a lungo tra noi, su situazioni vissute, luoghi incontrati, abbiamo definito un denominatore comune:
la sensazione di inquietudine ci arriva forte e chiara nel momento in cui percepiamo l’incoerenza tra la persona ed il luogo in cui vive!!!
A volte ci si deve organizzare con mobili ereditati o trovati in case in affitto, che forse non sono proprio quelli che avremmo voluto fortemente o che avremmo scelto nel mondo ideale… nonostante questo ci siamo dovuti accontentare.
Ma non è solo la sensazione trasmessa da oggetti abbinati, avvicinati per caso, è la mancanza di personalizzazione che crea questo disagio, e soprattutto l’incoerenza tra lo stile di una persona e quello che il suo appartamento rappresenta.
Una persona curata nell’aspetto, colta, molto professionale che vive in un luogo freddo, come un residence, o per antitesi, in un luogo arredato in modo precario “dall’effetto magazzino”… sicuramente disorienta e trasmette questo senso d’inquietudine che è dato dallo scoprire un lato intimo, nascosto, che ci sorprende.
Questa sensazione noi l’abbiamo percepita anche in quelle case pefettamente arredate … come estrapolate direttamente da un pagina del catalogo del mobilificio o da una bella rivista patinata… case su “misura per tutti” che purtroppo non somigliano a chiunque e, per questo, amplificano la mancanza di sintonia tra la persona e la sua casa.
Quest’inquitudine vissuta deve generare una spinta positiva verso nuove possibilità e nuove cose… anche scelte che non hanno grande influenza sul budget familiare possono aiutare a riappropiarci dei nostri luoghi. Uno studio più attento nell’inserire gli stessi arredi in uno spazio pensato, fino ad arrivare alle piccole scelte come un particolare colore alle pareti, un vaso di fiori freschi, delle candele colorate, un buon profumo in casa, dei nuovi cuscini sul divano… possono restituirci il NOSTRO spazio!
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spesso rimango perplessa di fronte a chi vuole/deve arredare tutto e subito. e non solo per l’esigenza di avere una casa razionale, funzionale e completa. in parte domina l’ansia di “togliersi il pensiero”, in altri casi è la fragile necessità di uniformarsi a quegli standards (la casa da copertina patinata) che dettano il dove ed il quando dell’acquisto. spesso il risultato sono ambienti freddi, o impersonali e comunque cristallizati all’attimo in cui si è messo l’indice sul catalogo. ma l’essere umano è mutevole, cresce, sbaglia, si arrabbia ed infine cambia idea. ed allora ecco che la casa è calda, è personale, è davvero il riflesso dell’anima quando ci puoi vedere e toccare le emozioni cha hanno animato la scelta (chi se ne frega delle regole, non esiste giusto o sbagliato ma mi piace o non mi piace), quando si fanno sentire la malinconia delle vacanze in un posto lontano, gli echie e la nostalgia struggente del passato, la voglia di cambiamento e di futuro. e quando le anime sono due o più: al bando la somma o la sintesi, dall’incotro/scontro può scaturire un incredibile melting pot di colori, gusti, inclinazioni ed idee.
insomma, prendiamoci il tempo che meritiamo, anche per arredare!