X-MAS O CHRISTMAS

Io non so a voi, ma a me il tempo passa veloce. Dicono che questa sia cosa buona perché significa che tutto va bene, non ci sono grandi problemi e penso che questo in parte sia vero. Ebbene sì! Un altro anno si sta concludendo e ci si comincia a preparare per questo importante Tempo. Un amico che non vedo più da tanti anni, con il quale ho trascorso la mia infanzia, una volta mi scrisse -quasi un “Amarcord”- come questo periodo dell’anno fosse sempre magico. Poi non l’ho più sentito. Sarà stata la nostalgia. Personalmente vivo sempre con grande intensità emotiva il Tempo di Avvento e non mi sono mai lasciato intrappolare nel vortice vuoto e consumistico. Domenica per me è iniziato questo periodo magico, di riflessione, di preparazione. Da un po’ di anni vedo nelle case le corone d’Avvento; anche questa si sta imponendo come una delle ultime mode. Io ho sempre fatto la corona dell’Avvento proprio perché mi aiuta a scandire il tempo e mi guida nel prepararmi al grande momento: il Natale. Sì! Sono tra quelli che pensano che X-mas venga scritto con la “X” per eliminare la presenza di Cristo dal Natale e concentrarci, senza remore, sulla vanità dei consumi. Inutile filosofeggiarci intorno per trovare altra giustificazione. E’ naturale che le nostre case si abbelliscano con decorazioni per renderle più accoglienti per la Festa. E’ una grande festa! Ma va preparata bene. Predisponiamoci per evitare che sia solo “decorativismo” e diamo un senso a tutto ciò che facciamo. Noi, a casa,  prepariamo la corona dell’Avvento in modo semplice; la realizziamo da soli con simboli che sono segni di riflessione. L’anno scorso, dopo avere seguito un seminario sul significato allegorico della Melograna, ne ho inserita una nella composizione della corona proprio perché la sua forma sferica ricorda il ciclo infinito della vita e, al suo interno, i tantissimi semi sono stretti in una unità tra loro con un succo rosso che rimanda alla Passione. Si parla del Natale come un tempo di Attesa, ma di chi? Cristo è nato già, e lo sappiamo; quindi chi attendiamo? Diciamo che ci stiamo preparando ad una venuta e ad una attesa: ci prepariamo a ricordare la prima venuta di Gesù mentre attendiamo quella definitiva, l’ultima, quando tutto sarà ricapitolato in Cristo. Questo è un tempo che non va in avanti, ma indietro: non si procede dal passato al futuro, ma dal futuro –l’attesa del Regno –  verso il passato  –la memoria della nascita di Gesù-. L’attesa del futuro e la memoria del passato coincidono in questa Festa che ci porta a guardare in un modo diverso il presente. Ogni giorno siamo vigili sapendo che il Signore deve ritornare. Quindi prepariamo questo tempo di attesa. In rete possiamo trovare numerose spiegazioni di come si realizza una corona dell’Avvento con precise regole da rispettare. A casa mia  facciamo a modo nostro. Ogni cosa è elegante e rispettosa se non si esagera. Ci vuole misura. Con quello che c’è a disposizione allestiamo questo angolino con le immancabili quattro candele che di settimana in settimana verranno accese. Nel loro consumarsi si vede visibilmente il passare del tempo mentre la luce aumenta. Ogni settimana può essere significativamente segnata da una frase, una parola sulla quale meditare. La casa si colorerà con le luci dell’albero, del presepe e di qualche decorazione che ci predispone nell’animo al momento significativo della Festa. L’albero di Natale è la spina nel fianco. Non vorrei sconvolgere nessuno, ma noi, a casa nostra, l’albero lo facciamo vero. L’albero può essere la potatura degli abeti dei nostri boschi oppure quelli coltivati appositamente che, una volta passata la festa si restituiscono per essere riciclati in pellet, come combustibile, oppure per farne pannelli truciolati. Comprendo la difficoltà di accettare l’idea di piante coltivate appositamente per questo scopo, ma credo che sia sempre meglio che comprare piante sintetiche che, anche se hanno una vita lunga, prima o poi finiranno in discarica con tutte le conseguenze ambientali che conosciamo per il loro smaltimento. Per non pensare ai costi di inquinamento per la loro produzione. Prepariamoci alla Festa più bella dell’anno con autentica sincerità. Mentre scrivo ascolto“Cerco asilo”, l’ironica trasmissione di Radio 24 ore. I bambini cantano una canzoncina di Natale: “Questo Natale di austerità, senza regali che senso ha?”. Mah!…





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