L’arredo musicale
Domanda facile facile: la musica è parte dell’arredo? La risposta, come in tutte le cose della vita, non è univoca, o meglio è sicuramente sì ma comprende più sfaccettature. Da un punto di vista dell’hardware, cioè dei vari elettrodomestici atti a riprodurre musica, esistono case e modelli di hifi che hanno fatto del design e della qualità riproduttiva del suono (non sto qui a fare pubblicità) la loro arma vincente. Io però mi riferivo piuttosto a quel fenomeno assolutamente impalpabile e invisibile che è la musica suonata. Può questa diventare elemento caratteristico o quanto meno complementare di una casa? E se sì, quale? La cosiddetta “ambient” è una musica che trae origini dall’impressionismo di Satie http://www.youtube.com/watch?v=rIjWutnXZz8 , è stata in qualche modo definita in tempi moderni da Brian Eno e ha conosciuto una certa fioritura e negli anni ’80/’90 seguendo le mode della New Age.
Ma questa è la nostra piccola indagine privata: come arredate musicalmente la vostra casa? Quali atmosfere create?
Io mi limiterò a un piccolo esercizio di stile, assolutamente personale e dipendente dai miei gusti e limitate conoscenze (e naturalmente dal poco spazio a disposizione). Ognuno è libero di suggerire altre combinazioni per arricchire la tavolozza delle emozioni.
Casa antica ricca
Grandi saloni, fughe di stanze, tappeti e mobili di pregio. Qui potremmo trovare una stanza della musica e naturalmente ci viene in mente il ‘700 di Mozart. Ma il figlio del padrone di casa attuale vorrebbe qualcosa di più moderno e allora il giusto mix potrebbe essere Rain and Tears degli Aphrodite’s Child, brano che riprende un famoso canone di Pachelbel, autore del Seicento. http://www.youtube.com/watch?v=gtz5XTtbz4M&feature=youtu.be
Arredo classico
Salotto con libreria, tavolo da pranzo rotondo, suppellettili di un certo gusto, quadri e tappeti classici. Il padrone di casa ascolta Beethoven o Brahms, per la musica moderna il jazz non va oltre i primi esperimenti del bop, diciamo che si preferiscono le frivolezze e l’allegria del dixieland e il mainstream. Qui vi propongo il grande Red Pellini con Giorgio Cuscito in un omaggio a Benny Goodman http://www.youtube.com/watch?v=5y7dpNHfwJk&feature=youtu.be
Arredo misto
I figli sono cresciuti e hanno messo su famiglia. Hanno portato con sé alcune cose dei genitori ma l’arredamento rispecchia le nuove tendenze e le nuove tecnologie. In casa è entrato il rock, l’influenza inglese prog porta a capolavori italiani come questo della PFM http://www.youtube.com/watch?v=OzbDUbu1lMM&feature=youtu.be . Sul versante più metal si ascoltano tra gli altri i Led Zeppelin, qui nel loro classico Kashmir http://www.youtube.com/watch?v=M3qNwO1oVrE&feature=youtu.be
Arredo minimalista
È tutto bianco e ipertecnologico, magari anche in un ambiente unico, tipo loft. Qui si ascoltano David Sylvian e Ryuichi Sakamoto http://www.youtube.com/watch?v=8CY2rUFuxys brani del Pat Metheny Group http://www.youtube.com/watch?v=gs2OBVE-UNA&feature=youtu.be
A casa mia ascolto questo e molto altro ancora e voi? Come è arredata musicalmente la vostra casa? Come cambia l’arredo a secondo delle giornate, dell’umore, degli eventi?
Segnalo un’altra tipologia di casa: la casa con bambini. Come molti sapranno, l’arredo di questa casa è mutevole, in quanto condizionato dall’umore del momento del tiranno/a in miniatura.
Gli schiavi-succubi non possono fare altro che prendere atto del volere del capofamiglia e al massimo spostare giocattoli/sedie/tavolini dalle vie di passaggio, per scongiurare probabili cadute, soprattutto nei parenti più anziani in visita.
Ne consegue che anche l’arredo sonoro di detta casa è fortemente imposto dal piccolo/a dj. Nel nostro caso particolare, Isabella (16 mesi oggi) è ossessionata da Rapunzel, personaggio Disney ormai parte della famiglia.
Ecco quindi la nostra colonna musicale permanente (la giovane età della pargola ci permette quantomeno di imporre la lingua originale, visto il doppiaggio poco gradito a noi snob pretenziosi):
When will my life begin:
http://www.youtube.com/watch?v=pbjAC0dE19A&feature=related
I’ve got a dream:
http://www.youtube.com/watch?v=hgLx7OgU7zA
I see the light:
http://www.youtube.com/watch?v=H_0Y4aSY1hM&feature=related
Enjoy!
La musica fa parte della nostra vita. Rumori, suoni, non possono prescindere da un interno. Eppure c’è chi non contempla questa dimensione. Mi è difficile identificare un genere musicale secondo il tipo di interno. Ero piccolo quando nelle case dei contadini, la sera, si stava davati al focolare acceso e si ascoltava l’Opera trasmessa alla radio. In silenzio… con lo scoppiettio del fuoco. Mi manca così come oggi mi manca il fruscio della puntina sul disco quando ascolto la musica allo stereo… ma di questo ho già commentato nel post “Metropolis”.
Nota di servizio per tutti i commentatori. Per piacere inserite i link come ha fatto Stefano così che tutti possano godere o magari imparare cose nuove!
Nelle sere con gli amici ascolto di tutto, ma in particolare musica che in qualche modo ci ha uniti e ha segnato un particolare momento nelle esperienze vissute insieme. Ultimamente propongo spesso i “pezzi” cantati da Caterina. http://www.youtube.com/watch?v=wrhFT3sTOvI
Cliccate… e ascoltate.
Bo? Non so, troppo complicato per me… Noi ascoltiamo un pò di tutto. Ma pensandoci bene, quello che si addice di più alla casa (zona salotto intendo, perchè, in zona camera di mia figlia, la cosa cambia parecchio) musica “intensa”, molto pianoforte; Chopin per esempio, ma poi pure Ennio Morricone, il gruppo svedese Esbjørn Svennsson, oppure i golden 70ies, Al Di Meola, non so, dipende dai momenti… È vero comunque che mi è capitato di mettere su una musica nuova e di fermarla perchè… Proprio non va!
Ah, dimenticavo – la musica lirica, molta, spesso!
ora che ci penso la casa per eccellenza arredata con la musica, è quella dei miei vicini anglo-persiani, dove le note del violoncello di Leila e il pianoforte di Sara, arredano e risuonano di ogni beltà ogni giorno. Solo chi le ha sentite suonare dal vivo, può confermare questa emozione di cui godo, purtroppo, solo per le audizioni, della domenica sera, prima dei concorsi!
Sempre generosa Angela Maria! Quelle fortunate siamo noi, ad avere una giuria così disponibile alla porta a fianco.
Ad ogni modo, hai ragione.. sarebbe ora che la nostra giurata preferita ci venisse ad ascoltare anche fuori delle mura del nostro condominio!
Al prossimo concerto sono invitati tutti gli amici di “unacasanonacaso”!!
Baci, Leila&Sara.
Questa la colonna sonora della nostra casa, rigorosamente scelta da Damiano:
Starman – David Bowie
http://www.youtube.com/watch?v=muMcWMKPEWQ
Hello Goodbye – The Beatles
http://www.youtube.com/watch?v=HBZ8ulc5NTg
Una settimana un giorno – Edoardo Bennato
http://www.youtube.com/watch?v=PjsE6GrXSGM
Attendiamo a breve la playlist di Niccolò, ma visti i gusti dei pargoli possiamo lasciar decisamente fare…
Agli hifi e all’invisibile ornamento della musica suonata aggiungerei l’arredo fornito dagli stessi strumenti musicali. Questi oggetti mi affascinano per le loro forme e per l’uso che se ne fa, a partire dal pianoforte, che impera nel mio soggiorno, passando per l’armonica a bocca o per un paio di bonghi, fino ad arrivare al semplicissimo guiro, uno strumento da percussione che decora la mia libreria e che mi ricorda il viaggio fatto a Cuba. Ultima arrivata è la chitarra acustica, che è stata “mia” dal momento in cui l’ho vista, e che si adatta perfettamente all’atmosfera della casa. E’ bellissimo aggirarsi tra questi legni e materiali vivi, poterne assaporare il suono o semplicemente averli vicini, compagni di voli fantastici!
Fortunato chi ce li ha, ancora di più chi li sa suonare. Io sono fermo al kazoo e aspetto la pensione per dedicarmi al clarinetto…
A casa nostra la musica … è palpabile!
L’impatto è immediato. Non appena si varca la porta è calda l’accoglienza che ti riservano quattro luccicanti coloratissimi LP dei Beatles, incorniciati tra le aste di un legno bronzeo e tornito che ricordano quelle che davano risalto ai ritratti degli avi. Come fossero dei vecchi amici, o persone di famiglia.
A seguire, tra i divani, un vecchio grammofono che ogni tanto ci divertiamo ad attivare, rimanendo ogni volta a bocca aperta per come um meccanismo tanto semplice possa risultare così efficace: salva l’impossibilità di regolare il volume, che i nostri vicini … ci vorranno perdonare!
Sono curioso. Sgt. Peppers, Magical Mistery Tour e poi? White album è troppo…bianco. Revolver? Mmmhh. Forse Abbey Road e il primo Please Please Me del 63 con loro affacciati al balcoe. Let me know.
Mentre Stefano cucina, e io mi dedico ad apparecchiare, e penso ai colori delle candele e dei fiori freschi…intanto immagino la musica giusta…l’abbinamento si riferisce al tipo di ospiti, alla scelta del cibo…ma a casa mia, arreda bene il Jazz….
Cara Angela, si fa presto a dire jazz… 😉