L’ignoranza è assai…diceva Eduardo
Beppe Grillo ha massacrato gli architetti… e con ragione!
http://www.google.it/url?q=http://www.youtube.com/
watch%3Fv%3DOBAFtF6Bgzg&sa=U&ei=
0CBcQtwIwAA&usg=AFQjCNEtkmemgaynV7vUS_cciFRKDWOEBQ
In un noto spettacolo ha presentato addirittura le follie delle Archistar contemporanee. Archistar che, comunque, piacciono tantissimo e sono acclamate dal grande pubblico. Per questo sono delle Star. Questi “personaggi” hanno svilito la vera figura dell’Architetto al punto di trascinarlo nel grottesco e nel ridicolo. Personalmente non vedo le nostre città ed il nostro territorio pianificato e gestito dagli architetti. Le logiche sono altre e, attraverso speculazioni e sporchi interessi, hanno portato alle espressioni che Beppe Grillo denuncia alla grande.
http://www.google.it/url?=http://www.youtube.com/
watch%3Fv%3Dm9SaHTU2dyI&sa=U&ei=
p7wdT4uNC6Tg4QTWtPSWDQ&ved=0CBoQtwIwAQ&usg
=AFQjCNFXIMscl70-eUvWUTw1OuBBG2m6BA
Dietro gli angoli cottura delle nostre case, ormai ridotte ai minimi spazi, ci sono le logiche dettate dall’imprenditoria nei confronti delle quali l’architetto, e l’architettura, non hanno nessun potere decisionale. Anzi! L’architetto è spesso chiamato a risolvere casi disperati in fase di realizzazione che sono lontani dallo spirito che lo ha guidato ad essere un architetto. La logica del potere e del profitto è alla base di tutto l’orrore che ci circonda. Volgarità, arroganza ed ignoranza sono espresse nel modo di vivere e di costruire che caratterizza le nostre case e le nostre città. Beppe Grillo presenta gli orrori delle Archistar. Ma cosa si nasconde dietro il quartiere Zen di Palermo, dietro le Vele di Scampia o dietro Corviale a Roma? Perché si vuole costruire con grande insistenza un ponte, su uno stretto, che unisca due “popoli” che “quando parlano uno inspira e l’altro espira?” Chi vuole questo? Non certo gli architetti o gli ingegneri. E’ la filosofia del Sindaco del Rione Sanità che ci può dare la chiave di lettura…
http://www.youtube.com/watch%3Fv%3D0533kuBH8F8&sa=
U&ei=t74dT5HUNYTj4QT2fiIDQ&ved=0CC0QtwIwAw&usg=
AFQjCNHy5mUTQYCRdRqe5lnQeYRqk3H4QA
Interessante il progetto SmartCity promosso a Bruxelles lo scorso dicembre. Si tratta di un progetto europeo per finanziare lo sviluppo sostenibile e vede Torino città candidata. Stasera a Radio24 il sole 24 ore alle ore 21.05 si parlerà di questo. Io seguirò la trasmissione.
http://www.smart-cities.eu/
http://www.torinoclick.it/
Ogni tanto una buona notizia: “Addio al ponte sullo Stretto, il Cipe assegna i fondi ad altre opere”
I dettagli sull’articolo del Corriere del 22 gennaio:
http://archiviostorico.corriere.it/2012/gennaio/22/Addio_ponte_sullo_Stretto_Cipe_co_8_120122011.shtml
La notizia è buona… ma non è la prima volta che il progetto viene interrotto. Giustamente. Ma quanto costa ai contribuenti il lavoro e le iniziative già in essere? Certe pazzie non dovrebbero proprio avere inizio. “I progetti sono di carta” dice Eduardo. E questi costano. E non poco. E non solo loro.
Già nel 1866 l’ing. Alfredo Cottrau (mio lontano parente) era stato incaricato di predisporre un progetto per il ponte di Messina.
“Senza la busta si ferma tutto”