Vacanze bestiali

Ebbene si!

E’ tempo di vacanze ed i nostri appuntamenti settimanali vengono rimandati a Settembre.

Intanto ci stiamo preparando alla partenza e ieri siamo andati in Umbria per portare Romeo, la nostra tartaruga, dai suoi parenti. Resterà lì fino ai primi di Settembre.

Immediatamente le altre tartarughe lo hanno circondato: chi è l’intruso? In poco tempo il gruppetto ha socializzato con il nuovo arrivato. I bambini attendevano Romeo che veniva da Roma dove lo immaginano  costretto a vivere in piccoli spazi, ed ora, poteva felicemente stare in un ambiente più familiare e libero.

Quest’anno abbiamo dovuto pensare a dove lasciare la tartaruga mentre gli anni passati il criceto veniva  ovunque con noi. Anche quando la direzione dell’albergo si mostrava un po’  intransigente, alla fine cedeva davanti alla mancanza di fastidio che l’animalino poteva dare.

Per Romeo la situazione è più complessa perché per lui occorrono spazi specifici che non siano pericolosi.

Il nostro pensiero non può non andare all’annoso problema degli abbandoni estivi degli animali, in particolare cani e gatti. Si parla di 17.000 cani abbandonati in Italia nel solo mese di giugno e di oltre 16.000 tartarughe. Una casa non è “casa” se non c’è un animalino, specialmente dove ci sono dei bambini. L’animale educa e aiuta a crescere bene ma, sempre più spesso, i genitori accontentano la capricciosa voglia dei bambini di avere un animalino con cui giocare in modo troppo affrettato e superficiale. Se viene a mancare l’aspetto educativo, i bambini, una volta ottenuto il giocattolo non sanno più cosa farne.

A pagarne le spese in questo caso sono gli animali che, per la fortuna di chi li abbandona, non possono parlare ma che avrebbero molto da dire.

D’estate l’animale di casa diventa il problema che mette in forse la vacanza della famiglia.

Proprio ieri mi raccontavano di un’amica che nel cassonetto dei rifiuti ha trovato una bella gabbietta, tutta bene arredata, con una coppia di cricetini. Così come Lillo, il porcellino d’india dei miei nipoti, Lorenzo e Francesco, che è stato trovato  abbandonato davanti ad un portone chiuso in una scatola di cartone. Forse ci dimentichiamo che l’abbandono è un reato ed è sanzionato fino ad un anno di carcere o con una multa fino a 10.000 euro.

Esiste una rete di associazioni che si occupa della tutela degli animali abbandonati. www.enpa.it/

 

Anche il grande cane Zoe della casa di Angela Maria, è stato trovato abbandonato per le vacanze estive, insieme ai fratelli,  davanti all’ingresso del canile nel luglio del 2002.

Adottata ormai da dieci anni, dalla famiglia di Angela Marina, Zoe è pronta con  i suoi “bagagli” per trasferirsi da amici nella campagna romana.  Zoe conosce da quando è molto piccola questo residence per cani, ed ama moltissimo il giovane proprietario Gianluca che è un esperto di animali e l’ha vista crescere. Questa vacanza di Zoe impegna parte delle risorse economiche che altrimenti sarebbero destinate al resto della famiglia, ma in quanto componente della stessa è giusto che anche lei abbia una vacanza all’aria aperta degna di un bravo e fedele cane.

Nella rubrica del mio telefono ho memorizzato il numero 3341051030 al quale, in caso di ritrovamento di un animale, si può inviare un SMS specificando la località, la Provincia e quanto di utile per localizzare l’animale. Le segnalazioni vengono inoltrate al Centro Operativo della Polizia Stradale più vicino.

Questa superficialità è figlia della nostra cultura occidentale che ha sempre considerato gli animali strumenti nelle mani dell’uomo e privi di un’anima razionale e pertanto non autonomi e incapaci di provare sentimenti o dolore.

Il cammino per il riconoscimento dei diritti degli animali è ancora lungo: si avverte un significativo segnale come il diritto di vivere in libertà e di non soffrire e si cerca di allargare anche agli animali alcuni diritti fondamentali dell’uomo… ma siamo ancora lontani.

I testi sacri indiani indicano con una frase tutti gli esseri viventi : Tat tvam Asi Quello sei Tu.

Con questa espressione si riconosce l’unione di tutta la creazione.

E’ con una favola che vi auguriamo buone vacanze:

 

La favola Sufi di Abu Bakr

 

Dopo la sua morte, il Sufi Abu Bakr Shibli apparve in sogno ad uno dei suoi amici.

“Ebbene, come ti ha trattato Dio?”, domandò l’amico. Il Sufi rispose:

“Appena mi trovai davanti al Suo trono mi chiese: ‘Sai perché ti perdono?’

Ed io dissi: ‘A causa delle mie buone azioni?’, e Dio disse:

‘No, non per quelle’.

Io chiesi:  ’Per la mia sincera adorazione?’

E Dio disse ‘No’. Allora io dissi: ‘A causa dei miei pellegrinaggi e dei miei viaggi per acquistare conoscenze ed illuminare gli altri?’.

E Dio di nuovo rispose: ‘No, non per tutto questo’.

Così io gli chiesi: ‘Oh, Signore, perché allora mi hai perdonato?’

Ed Egli rispose:’Ti ricordi come in una gelida giornata invernale stavi passeggiando nelle le strade di Baghdad, e vedesti un gattino affamato che disperatamente cercava riparo dal vento ghiacciato; e tu avesti pietà di lui e lo raccogliesti, lo mettesti nella tua pelliccia, e lo portasti nella tua casa?’

Io risposi: “Si, mio Signore, ricordo”.

‘Poichè tu sei stato gentile con quel gattino, Abu Bakr, perciò ti ho perdonato’.”





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