ara pacis
Sì! L’idea mi piaceva. Sabato 22 avrei risposto volentieri all’invito di Amedeo Piva a partecipare al Flash Mob all’Ara Pacis organizzato da Praxis e dall’associazione Casa al Plurale, se non fossi stato costretto a casa da un’improvvisa influenza. Avrei partecipato con passione all’iniziativa incatenandomi all’opera di Meier come una suffragetta della fine del 1800. Ma perché la questione Ara Pacis è ancora viva nei pensieri della nostra amministrazione comunale tanto da attirare ancora l’attenzione dei cittadini romani? A me il complesso dell’Ara Pacis piace! Pur comprendendo le perplessità di tanti, trovo veramente fuori luogo che ancora ci si ostini a valutarne la qualità architettonica ed urbanistica. Una volta ho scritto ad Amedeo Piva segnalando che la questione secondo me non è tanto il costo dell’intervento di questo “restauro politico”, quanto l’assurda idea di rimettere in discussione un intervento urbano che, comunque, ormai fa parte della nostra città. E’ naturale la disponibilità di Richard Meier a rivedere il suo lavoro, ma trovo veramente una abitudine tutta nostrana quella di intervenire nell’opera di un architetto. Piva mi ha spiegato che gli 800mila Euro previsti per rimettere mano al progetto dell’Ara Pacis sarebbe meglio destinarli alle 54 case famiglia della città che accolgono persone con disabilità gravi. Sono pienamente d’accordo con lui e noi di unacasanonacaso sposiamo il suo pensiero, ma io ne faccio anche un problema culturale.
Mi piacerebbe questionare con voi su un aspetto e magari avere il vostro parere per capire meglio. Non è questa la sede per poter spiegare il valore architettonico ed urbano dell’opera di Meier ma potrei segnalare un elenco infinito di opere architettoniche che sono sotto i nostri occhi ma di cui nessuno si rende conto di come siano state mutilate da committenti invadenti. Penso alla Piazza del Campidoglio di Michelangelo sulla quale il Papa committente volle per forza inserire le sculture di epoca romana al posto di opere eseguite dall’artista. Quanti si accorgono dei due bellissimi Dioscuri che Michelangelo ha dovuto posizionare in cima alla cordonata leggermente ruotati per non chiudere completamente lo spazio? E ancora: quanti vedono che la scalinata del Palazzo Senatorio è incompleta perché manca il baldacchino? E ancora la pavimentazione realizzata in seguito da Jacopo della Porta che ribalta completamente la concezione dello spazio di Michelangelo? E poi… il Vittoriano -oggi Altare della Patria- un’opera arrogante e ingombrante che per la sua realizzazione ha visto sconvolgere una parte importante della Città e distrutto completamente uno degli interventi di politica urbanistica più importanti del 1500 come la Torre Paolina e il suo collegamento con Palazzo San Marco. Eppure è lì e, dopo anni di dibattiti sul suo valore, oggi noi l’apprezziamo perché è giusto così: racconta la nostra Storia ed è un monumento che, ormai, ha il suo innegabile fascino. Ecco perché non capisco tanta ostinazione nei confronti del complesso dell’Ara Pacis. Per anni ho studiato a Fontanella Borghese e l’area di Piazza Augusto Imperatore era deprimente. Una fetta di tessuto urbano nel Tridente che non era praticamente vissuto mentre oggi è un nuovo polo urbano. Si accusa la quinta in questione di separare la città dal suo Fiume. Voglio ricordare che la città ha perso il suo rapporto con il Tevere nel momento in cui sono stati realizzati i muraglioni necessari per proteggere Roma dalle piene del Tevere. Trovo affascinante sedermi qui, in questa isola separata dal traffico del Lungotevere, a riposare sulla scalinata davanti alla fontana che mi riporta a contatto con l’acqua in questo sito dove c’era il Porto di Ripetta, ammirare le belle facciate delle chiese e pensare all’opera del Valadier, per poi continuare la mia passeggiata ed andarmi a sedere… magari sulla scalinata di Trinità dei Monti.
E’ veramente infelice questo continuo svilire il lavoro degli architetti. Nutro un profondo disprezzo nei confronti della cultura delle archistar che si è venuta a sviluppare in questi ultimi decenni. L’Architetto è un’altra cosa. E’ ora di riscoprire il potere del medium che l’architetto ha nel filtrare ed interpretare i bisogni della collettività. Resto ancorato a maestri come Kahn che mi ricorda “che l’architettura non esiste, ma esiste l’opera dell’architetto”. Credo sia opportuno guardare ai problemi urbanistici per ciò che sono: cioè la soluzione di questioni legate alla vita quotidiana dei cittadini. Non imprese ideologiche. E tanto meno legate agli schieramenti. Come si può chiedere di ripensare un’opera? L’architetto arriverà anche a cedere, ma attenzione: è solo per umiltà.
Io al FlashMob non c’ero e ne sono addolorato. Posso rimediare virtualmente?
Ecco: adesso ci sono anche io. e c’è anche Marina. e c’è anche Angelica e … chi altro c’è?
fantastico! quel giorno eravamo in tanti!
ma occorre anche firmare la petizione:
https://www.change.org/it/petizioni/fermiamo-l-abbattimento-del-muro-dell-ara-pacis-a-roma#share
un abbraccio
Complimenti a tutti i sostenitori! ma poi? che si fa? sapevate che lo scorso 11 agosto ad Affile, un paesino di 1000 abitanti (anche meno l’inverno!), è stato piazzato un mausoleo dedicato al generale Rodolfo Graziani (gerarca fascista condannato per crimini di guerra in Etiopia dove fu responsabile della morte di migliaia di persone, compresi 1400 sacerdoti e religiosi etiopi )? Costo dell’opera: 130.000,00 euro provenienti dalla regione Lazio. Che dire?! e’ disarmante quanto avvilente e la storia dell’Ara Pacis mi sembra un deja vu! Ma io, per quanto possibile, ci sono
Chiedi: “Che si fa?” Si partecipa. Più di questo gli onesti cittadini non possono fare. Prendere parte e dire il proprio pensiero è fondamentale; per fare vivere la Democrazia ci vuole partecipazione ed impegno. Conosco perfettamente la vergogna di Affile e mi sono chiesto: “Ma gli onesti cittadini del paesino, le persone perbene, dove sono? Come hanno potuto permettere che i nostri soldi siano stati gestiti in questo modo indegno dall’Amministrazione pubblica?” Facciamoci la domanda, perché la risposta la conosciamo. Mi auguro che i bambini, vedendo l’opera dedicata al gerarca fascista siano educati a comprendere che l’uomo è capace di fare anche cose orrende.
Io ci sono e per la cultura sono pronto a combattere. Lei è una splendida persona.
Tutti gli interventi elencati nel post mi fanno pensare anche alla creazione di ” Via della Conciliazione”. Ricordo, Prof, quando ne avevamo parlato in classe…
Appena ho letto il post ho pensato: “I soliti italiani. Agiamo senza pensare che sono stati spesi così tanti soldi per realizzare un opera di questo tipo e poi dopo si hanno dei ripensamenti e se ne vogliono spendere degli altri”-spese inutili-. L’Ara Pacis è un complesso che mi piace. Quei soldi farebbero sicuramente MOLTO più comodo alle case famiglia. IO CI SONO.
io ci sono !! 🙂
Io ci sono!!! 🙂
IO CI SONO !!!!!!!!!!
Eccociiiii! ci siamo.
CONDIVIDO PIENAMENTE LA PROPOSTA IN QUESTO BLOG,L’ARA PACIS DEVE RIMANERE COSI’ COM’E’,GIA’ SONO STATI SPESI TANTI SOLDI PUBBLICI PER REALIZZARLA E ORA SI VUOLE DI NUOVO RIMETTERE LE MANI IN PASTA?SPESE INUTILI E MAL GESTITE QUANDO C’E’ URGENZA DI DARE ESECUZIONE A PROGETTI PER DISABILI,MALATI CRONICI E ONCOLOGICI E LORO FAMIGLIARI STRUTTURANDOLI IN AMBIENTI FAMIGLIARI,VEDI “CASA DI ANDREA” REALIZZATA CON I FONDI DELL?ASSOCIAZIONE ANDREA TODISCO,UN BAMBINO SCOMPARSO PER LEUCEMIA DI CUI IL PAPA’ E’ UN MIO CARISSIMO AMICO E CUI HO SOSTENUTO L’INIZIATIVA…E COME ALTRI CHE RINCHIUSI NELLE MURA OSPEDALIERE A COMBATTERE QUESTA BATTAGLIA E I LORO CARI PORTARSI IL PESO DELL’ALLONTANAMENTO DALLA CASA DALLA CITTA’ NATIVA ECC…
Caro Alessio, che gioia leggere queste tue parole. Non c’è niente da fare la Speranza è nei giovani! Grazie per la tua presenza e, soprattutto, per la tua sensibilità. Ho visitato il sito di Andrea e invito chi ci segue di fare altrettanto. http://www.assandreatudisco.org/
Io frequento un coro molto in gamba che, all’occorrenza, si esibisce a scopi benefici. Qualora ti interessi, parlane con tuo padre e fammi sapere.
Un forte abbraccio. Tuo Prof.Max
Professore l’attività che lei svolge mi sembra molto bella e interessante sotto diversi punti di vista. Lei oltre a essere un genio è anche una splendida persona; nei pochi mesi di insegnamento che lei ci ha dato penso di aver imparato molte più cose che in cinque anni di primaria. Grazie a lei ho scoperto la mia natura: la giustizia. Frequenterò giurisprudenza e grazie alle sue lezioni, sia morali che di comportamento, mi impegnerò a raggiungere la vetta nel mio futuro mestiere.
Grazie professore.
Davide Passagrilli 1A
Anche noi ci siamo, io e mia figlia Elena! Trovo davvero assurda l’idea di dover rimettere ancora le mani sul complesso del’Ara Pacis! E questa considerazione non è dovuta tanto al costo del “ritocco”, altrimenti si rischierebbe di far passare il messaggio che i soldi spesi per l’arte siano superflui e inopportuni, quanto piuttosto alla GESTIONE che di tali fondi si fa …
IO CI SONO
Nel mio piccolo: IO CI SONO!
E poi devo ammettere che per me l’Ara Pacis non è mai stata in discussione, è un’opera magnifica… almeno vista dagli occhi di un 15enne!
Giacomo, non potevi mancare. Almeno virtualmente abbiamo partecipato insieme a questa manifestazione. I tuoi 15 anni sono una speranza per il futuro. Diffondi tra gli amici. Grazie per essere sempre in contatto con me.
IO CI SONO
IO CI SONO…….
Ciao Patrizia, grazie per la tua presenza. Io mi auguro di vedere un tuo allestimento in questo luogo speciale. Ti abbraccio.
Gentile Proff Ceccaccio noi tobiasofiamonicamauro ci siamo
monica di sofia crisci notaro 2b
p.s. complimenti per il blog
IO CI SONO
Ciao Nicolas, Grazie per esserti espresso. Grande.
Prof.Max, sono la mamma di Benedetta…IO CI SONO SEMPRE CONTRO LA VIOLENZA E L’ARROGANZA DELL’IGNORANZA E CONTRO LO SVILIMENTO DELLA CULTURA!!
Grazie per il segno di presenza e per avere visitato il Blog. Facciamo quello che possiamo. Mi piace il concetto che è l’ignoranza a portare all’arroganza.
Buon Anno.
Io ci sono! E ci sarebbe molto da dire sulle persone, ahime’ scelte da noi, ai quali viene dato un potere decisionale ma che non hanno nessuna capacita’ di utilizzarlo…
Io ci sono…ovvio…dover ancora discutere di questa questione è deprimente!
Io ci sono !
p.s.:CIAO PROF. CECCACCIO! 😀
Hei! Ciao Lucrezia. Grazie. E’ bello vedere che anche i giovani fanno sentire la loro voce. Diffondi tra gli amici.
Buon Anno.
Ciao cari e buon 2013.
Non ritengo é utile e nemmeno interessante rimettere mano all’opera di Meier, ormai fa parte della nostra immaginazione, pensando all’Ara Pacis la pensiamo così. Penso invece che rimettere le mani quando serve è d’obbligo…vedi la statua di Papa Wojtila, in quel caso era imposibile non farlo e qualcosa è migliorato.
Ciao e a presto
Visto i tempi, considero anch’io assurda la spesa da sostenere per “ripensare l’opera”; chi lo chiede è proprio sicuro di capire di arte?
IO CI SONO!
a prescindere dal merito dell’opera (che pure è bella) a me pare che in tempi di crisi ci siano delle priorità… a roma ci sono un quarto delle case famiglia che ci sono a Torino!!! e la penultima praticamente la mise in piedi Amedeo Piva quando era assessore. migliaia di anni fa! le rette per farle funzionare sono una miseria. ma perché si deve chiedere la beneficenza, per tutelare la dignità e i diritti delle persone. perdipiù concittadini con disabilità. se non al primo posto, perlomeno allo stesso posto degli altri, no?
Ci sono anch’io!
Ciao Maria, che piacere leggerti!!!! Grazie. Benvenuta sul nostro Blog. Seguici sempre. Un abbraccio.
SSSSSSSIIIIIII, DESTINIAMO GLI 800K PER LE 54 CASE FAMIGLIA
Caro, non avevamo il minimo dubbio. Buon Anno a voi due.
IO CI SONO
Eccomi: PRESENTE!
Io ci sono
Sono assolutamente d’accordo: gli 800mila euro previsti per rimettere mano al progetto dell’Ara Pacis sarebbe meglio destinarli alle 54 case famiglia della città.
Eccomi ovviamente ci sono anche io ! Apprezzo l’opera architettonica e mi domando quale sia l’ordine delle priorità per governare la nostra città. Quando in una famiglia si fatica ad arrivare a fine mese si inizia dall’eliminare le spese meno urgenti… sembra così semplice da capire…
Grazie a tutti i nostri lettori che partecipano attivamente! Acquisire o sviluppare uno spirito di Cittadinanza attiva, questo e’ l”augurio che faccio a tutti noi per l”anno che verra’!!!!
IO CI SONO!
Aiuto!!! Se ci sei anche tu allora la cosa è veramente grave! Un abbraccio e buon anno
Ci sono anch’io
A me piace così com’è
Ciao a tutti
Il fatto che ci sei anche tu è molto importante!!! L’arte e le nuove generazioni salveranno il mondo.
Grazie Lorenzo e dici ai tuoi amici di scrivere : SONO AMICO DI LORENZO E CI SONO ANCHE IO
Sono anche io con Massimo e Marina nel considerare assurdo,inopportuno e antieconomico(….di questi tempi poi….)un nuovo intervento sull’ara pacis.
Saluti a tutti Cecilia
Ci sono anch’io e concordo
con gli altri sull’inutilità di rimettere mano all’opera, sia perché l’intervento sarebbe dispendioso, sia perché non ritengo giusto imporre all’artista il rimaneggiamento dell’opera
Ciao Marina,
grazie della “mobilitazione” sulla rete.
Partecipo volentieri al fianco della chiamata di Amedeo da te sostenuta con questa iniziativa.
Non mi lancio in considerazioni di natura estetica ed architettonica (ad ognuno il suo), mi soffermo piuttosto sul possibile utilizzo degli 800k euro per le case famiglia.
A Roma negli ultimi anni abbiamo assistito ad un feroce taglio delle risorse per il sociale… Se la politica è anche la capacità di amministrare le risorse secondo un principio di priorità generale, mi pare che ultimamente si sia smarrita la via.
Auguro a tutti gli amici del blog un 2013 in cui le responsabilità individuali siano contributo all’interesse generale.
Grazie per la vosra bellissima iniziativa, io sono con voi.
E poi ogni giorno tornando dal lavoro facendo lungotevere passo davanti all’Ara Pacis e provo un grande piacere a guardarla anche se di sfuggita. Non potrei immaginare nessun rimaneggiamento, mi piace così!
Cara Antonella,dobbiamo trovare l’occasione di incontrarci lì e parlare di quest’opera dal vivo! Ci prendiamo l’impegno.
Sono pienamente con voi.
Avete ragione,non è corretto chiedere a un artista di modificare la propria opera.Ciò che è prodotto della creatività umana, nel bene e nel male, deve rimanere cosi’ come è stato concepito dall’autore. Se i nostri pittori, scultori, “architettori” ,e perchè no,poeti o letterati avessero ascoltato le critiche dei loro detrattori contemporanei che ne sarebbe oggi del nostro patrimonio culturale? Certo non apprezziamo tutto di tutti, ma ne condividiamo l’importanza di tesimonianza storico-culturale, di documento di un’epoca. Perciò concordo con il vostro impegno e se si riuscisse a dirottare a fini sociali la somma di 8oomila euro il successo dell’iniziativa raddoppierebbe!
Con affetto,vi auguro anche un buon 2013
Grazie Edy.
Solo la Storia può insegnarci che dagli errori si deve imparare per crescere bene e sani.
Apprendo ora della scomparsa della Scienziata Rita Levi Motalcini. 103 anni vissuti da gran Donna.
Grazie a Rita per quanto ha fatto e per tutto quello che ci ha donato. Leggo con interesse le parole del nostro Sindaco Gianni Alemanno che, da galantuomo, riconosce nella figura della Levi Montalcini “Una persona che ha rappresentato la coscienza civile, la cultura e lo spirito di ricerca del nostro tempo e che ha saputo mettere insieme il rigore scientifico col massimo livello di umanità.” Bello! Come è lontano quel 1938 quando Benito Mussolini pubblicò il “Manifesto per la difesa della razza” firmato da dieci scienziati italiani, cui fece seguito la promulgazione di leggi razziali per il blocco delle carriere accademiche e professionali a cittadini italiani non ariani. Rita Levi Montalcini fu costretta a emigrare in Belgio, anche se stesse ancora terminando gli studi specialistici di psichiatria e neurologia. Fino al 1940, fu ospite dell’istituto di neurologia dell’Università di Bruxelles dove continuò gli studi sul differenziamento del sistema nervoso. Poi è dovuta fuggire di nuovo. Quanta intelligenza sarà stata spazzata via da folli idee che mi fa piacere sognare siano debellate dalla faccia della terra come un terribile virus? La cultura, la scienza vanno difese. Non attaccate. Perché ne dobbiamo rispondere all’umanità. O no?
Anche io ci sono! E non solo perchè mi piace Meier e, come sapete, l’architettura moderna in generale. Ma perchè trovo che rimettere mano ad un’opera compiuta con dispendio, tra l’altro, di ingenti somme, sia una pura follia! Roma non è nuova a questi rimaneggiamenti. Basti pensare alla scultura “Conversazioni” dell’artista Rainaldi,impacchettata e smontata subito dopo l’inaugurazione e di recente riproposta in una versione più somigliante a Papa Giovanni Paolo II, cui è dedicata. Ma qui si è trattato(e voglio ben sperare che non ci sia lo zampino di Alemanno…)di un completamento dell’opera che, a detta dello scultore stesso, non era stata assemblata bene nella sua prima versione e che pertanto lo ha portato a rivedere la scultura per renderla più simile al bozzetto originario. Certamente ha creato un precedente, ma qui si trattava di una donazione e pertanto ben vengano spontanei ripensamenti dell’artista. Nel caso dell’Ara Pacis non voglio vedere sperperati 800mila euro che potrebbero essere utilizzati per tante iniziative e comunque migliorie della nostra città. Oltre al fatto che a me piace così come è…Pertanto: IO CI SONO!
GRAZIE. Personalmente trovo che abbia dell’incredibile che ad un’artista si chieda di “migliorare” la sua oprea. Anche se è una donazione. Al limite non si accetta la donazione se l’opera non è degna di essere chiamata tale. Il nostro unico compito è quello di ascoltare un’artista e cosa ha da dire. Ciò che ci racconta, spetta a noi capirlo e sapere ascoltare quello che ci vuole comunicare. A noi spetta la libertà di dire solo se ci riconosciamo in lui o no. Non è intellettualmente corretto chiedere di piegare la sua visione della realtà al volere del nostro pensiero.
Meier, da grande maestro, ha risposto con elegante correttezza ai nostri bisogni di cittadini romani. Ci piaccia o non ci piaccia. A noi spetta solo il compito di accettare. Bastava solo non approvare il progetto.
Ripensiamo invece alle logiche politiche perverse che hanno creato Corviale… Scampia… ZEN… La scelta politica dell’area dell’Ara Pacis è altra cosa. Qui ci sarebbe molto da dire. E ne parleremo.
Attenti ai Falsi Profeti. L’Architettura è un’Arte nobile e serve alta preparazione e forte discernimento… che non è per tutti, evidentemente.
GRAZIE per essere con noi.
Io ci sono!
Ci siamo anche noi !
Diciamo a tutti che voi siete tre! Grazie triplo.
o k sono con te
Bella iniziativa… io sono un po’ perplesso a proposito del “muro del pianto” di Meier, ma concordo sull’inutilità di rimetterci le mani
Cari amici,
oltre al “post di solidarietà” vorrei aggiungere due parole.
Nel merito, personalmente trovo l’opera di Meier abbastanza interessante. Interessante perché mi piace il contrasto tra il parallelepipedo antico ideato e voluto dal Senato Romano, e quello contemporaneo che ne fa da contenitore e da espositore; perché mi piacciono i materiali, travertino in primis, che, in fondo, fa dialogare il momunento esterno con quello interno e con la piazza; perché mi piace proprio il colpo d’occhio che si ha dalla piazza o percorrendo il lungotevere in macchina (o in moto, ormai!).
Ma soprattutto nel metodo, in un momento così delicato, anche finanziaramente, buttare 800 mila euro per rivedere e stravolgere un’opera nata in un certo modo e conclusa mi sembra un insulto verso la cittadinanza, oltre che verso Meier. Non dovremmo creare precedenti di questo genere: il prossimo sindaco si sentirà autorizzato ad abbattere il Foro italico.
Insomma, dove si firma? 🙂
Ciao Lorenzo, hai praticamente apposto la tua Firma. Amedeo Piva segue il nostro Blog e sarà soddisfatto nel vedre che l’iniziativa da noi tutti sostenuta va oltre il FlashMob di sabato. Più siamo meglio è. Ti terremo informato. GRAZIE
IO CI SONO
Grazie Gloria per il tuo indubbio sostegno. Un abbraccio forte.
Io ci sono.
Non avevamo dubbi. Grazie Michele e Lorenzo.
Io ci sono.
IO CI SONO!
GRAZIE. Un’artista come te non poteva rimanere insensibile. La cultura innanzitutto.
IO CI SONO!
Grazie epr la tua presenza Donato. Il numero è importante in questi casi. Un abbraccio e Buon Anno 2013.
Io ci sono
Leonia, noi architetti non possiamo permettere che i soldi pubblici vengano gestiti in questo modo indegno di un paese civile e Colto. Abbiamo la responsabilità di fare vivere bene chi ci è accanto. Riconquistiamci lo spazio che ci meritiamo tutti nelle nostre città lontani dalle logiche politiche ed utilitaristiche per fini personali.
IO CI SONO
Grazie!!! Gli amici servono anche a questo. Grazie per condividere la nostra iniziativa.
Io per voi ci sono sempre
Grazie di esistere … uniti nel difendere la bellezza. Non è bello ciò che è bello… ma che bello, che bello, che bello.