ACCESSORI

Mi ritornano in mente gli anni in cui frequentavo il Liceo, anni in cui ci si sentiva di appartenere al gruppo, e quindi al mondo, se indossavi il cardigan a fasce colorate orizzontali o gli stivali, naturalmente  Camperos,  o i Clogs. La cosa importante era che il modello e i colori fossero rigorosamente uguali per tutti. Stesso modello uguale in ogni dettaglio. Coloro che già sentivano l’esigenza di intervenire e modificare con un tocco personale, ed io mi metto tra questi, erano considerati “originali”; un appellativo  per dire: curioso, stravagante, particolare… e non sempre era un complimento.

Malgrado siano tanti i cambiamenti a cui abbiamo assistito con il passare degli anni mi sento di poter affermare che il desiderio di appartenere ad un gruppo, di identificarsi in una categoria sociale, è rimasto immutato – oggi come ieri – per la maggior parte degli adolescenti.

Ogni “Clan” ha i suoi codici visivi e i suoi oggetti di riferimento che lo identificano. Tutto sembra essere uguale  se non fosse che si è attuato il completo ribaltamento dell’approccio allo status di appartenenza. Gli oggetti che ci rappresentano e ci identificano come gruppo sociale devono avere di base un comune denominatore – la marca e  il modello – però, oggi, è diventato assolutamente indispensabile che ognuno di noi possa intervenire scegliendo e modificando ogni singolo dettaglio. Le case produttrici di capi d’abbigliamento si sono per prime accorte di questo trend culturale e si sono in parte adeguate offrendo gamme di colori e fantasie quasi illimitate. Non è sufficiente: la vasta gamma di offerte ha solo iniziato a dare una risposta alla sempre più diffusa esigenza di personalizzazione.

PERSONALIZZARE è la parola che identifica questo nostro periodo storico meglio di tante altre.

mouse LogitechIo credo che lo stimolo iniziale sia partito dall’utilizzo del computer e delle nuove tecnologie.  Ci siamo abituati ad avere una grande quantità di opzioni a disposizione per ottenere la “personalizzazione” dello strumento di lavoro – e non solo – e tutto ciò che contiene. Siamo noi a decidere il colore, le dimensioni dei caratteri, l’aspetto che ci è più familiare. La consapevolezza di poter scegliere tra tante combinazioni possibili ormai guida ogni nostro acquisto. Diventa determinante rivolgersi a coloro che sul mercato offrono questa possibilità sia per l’acquisto di sneakers che di un telefono o di un’auto.

Come dicevo l’utilizzo del PC , in tutte le sue forme, è entrato a far parte delle nostre giornate: durante le ore di lavoro, per comunicare con gli amici, per organizzare i momenti di svago. Ci accompagna molto spesso, e spesso si sposta con noi.

Non mi sembra di esagerare se dico che possiamo considerare la postazione del PC con le sue periferiche come un complemento di arredo in ufficio e in casa; e come un accessorio al pari di una borsetta o di una cintura dal momento che non ci muoviamo più senza di loro.mouse, tastiera

Come per tutto ciò che ci circonda la ricerca formale ed estetica delle nostre “protesi tecnologiche” è diventato un requisito imprescindibile. A questa però deve essere affiancata la capacità che gli interior designer dei maggiori brand hanno di soddisfare accessori computerla voglia crescente di personalizzazione e di uscita dall’anonimato presente soprattutto, ma non solo, tra i più giovani. La Logitech, ideando la linea Graffiti Collection, si muove in questa direzione. I disegni sono originali: graffiti che ispirandosi  alle culture del mondo evocano pensieri e ricordi.  http://www.logitech.com/en-us/promotions/global-graffiti-collection

Dal punto di vista pedagogico con “personalizzazione” si individua una metodologia che aiuti ognuno a sviluppare i propri talenti e perciò l’obiettivo è diverso per ciascuno.

Stiamo assistendo ad una vera Personalizzazione della società?





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