Home staging
Mettere in scena la casa!
Arriva un momento in cui abbiamo bisogno, per tanti motivi diversi , di vendere o affittare una casa di nostra proprietà. E’ la casa in cui siamo cresciuti, oppure è la casa che ci ha visto studenti fuori sede in cui abbiamo vissuto anni spensierati di convivenza con gli amici…insomma è comunque un distacco importante. Abbiamo diramato l’annuncio della vendita corredandolo di fotografie scattate per l’occasione; per motivi personali non vogliamo ricorrere ad intermediari, ed ora non ci resta che attendere che i potenziali acquirenti facciano la fila alla nostra porta.
Ma passano le settimane… i mesi e le persone interessate a rispondere all’annuncio non sono poi così tante, siamo in una situazione di stallo. E’ il momento di porsi delle domande e cercare di capire che cosa c’è che non va nell’annuncio che abbiamo fatto.
Un suggerimento importante che mi sento di poter dare è quello di fare per la casa quello che faremmo se volessimo vendere un’auto usata. Sembra strano come paragone ma vedremo che è calzante.
Come prima cosa bisogna ripulire nel vero senso della parola: lavare a fondo gettando via i rifiuti di ogni genere accumulati ovunque.
Depersonalizzare è il secondo punto importante: bisogna togliere tutte le informazioni personali di chi c’è stato prima perché distolgono l’attenzione (fotografie dei parenti, riferimenti religiosi e politici, peluche ecc.). Non meno importante è sistemare i piccoli danni. Se vendiamo un’auto ci rendiamo bene conto che vale la pena sostituire un fanalino rotto o i tergicristalli consumati per eliminare a priori il sospetto di essere persone trascurate e lo stesso vale per la casa dove piccole perdite delle rubinetterie o macchie di umidità sui muri rischiano di fare immaginare a coloro che visitano la casa che forse gli stiamo nascondendo danni ben peggiori.
Infine, ma più importante di tutto, bisogna scattare delle foto accattivanti, la foto giusta vende una storia. Il primo impatto l’acquirente lo ha con la fotografia che inseriamo nell’annuncio.
Questi suggerimenti, quando arriva il momento di metterli in pratica, si scontrano con la difficoltà che ciascuno ha di abituarsi al distacco dalla casa che vuole vendere e diventa perciò indispensabile affidarsi ad una persona estranea che abbia una visione dall’esterno e possa capire e suggerire come presentare al meglio la casa. Angela Maria ed io riteniamo che si debba preparare la casa come una scenografia in cui i futuri acquirenti dovranno muoversi, ne esaltiamo i punti di forza e con sapienti accorgimenti ne ridimensioniamo i difetti.
Se ci sono troppi mobili si deve fare una scelta e utilizzare solo quelli che aiutano a valorizzare gli ambienti. A volte si deve intervenire in modo più radicale per rimuovere scelte decorative troppo personali e utilizzare colori alle pareti che aiutino ad ottenere un’atmosfera accogliente e luminosa in cui il maggior numero di persone possa sentirsi a proprio agio.
Il primo impatto che avranno coloro che visiteranno la vostra casa è condizionante; la prima impressione aiuta ad idealizzare le cose e fargli assumere la prospettiva della casa dei propri sogni.
Noi vi aiutiamo a passare dalla condizione di lunghe e infruttuose attese a quella di dover scegliere tra più acquirenti.
E” vero che non e” possibile sapere in anticipo chi visitera” la nostra casa, ma e” anche vero che si puo” sapere in anticipo qual”e” l”inquilino ideale. E” importante, infatti, prima di allestire la casa, un”operazione di studio del quartiere o del borgo,, dei servizi territoriali, della strtuttura interna dell”alloggio per “segmentare” il target ideale per il quale la casa sodddisfera” la maggior parte dei bisogni. La casa e” in un quartiere con vita notturna e molto numerosa?? E” l”ideale per persone giovani, coppie o single. Ci sono asili, supermercati, mezzi pubblici e anche una piccola stanzetta adattabile ad un bebe” ??? La casa e” adatta ad una famiglia giovane… Questa analisi ci consente di immaginare meglio il nostro cliente e soprattutto di usare i mezzi di comunicazione giusti per raggiungerlo!
Per quanto si cerchi di depersonalizzare la propria casa, non si arriva a fare mai quello che l’affittuario/acquirente si aspetta da te. La mia esperienza riguarda più che altro inquilini che cercano una casa da affittare. Quando credo di aver reso l’appartamento “asettico”, ecco che arriva la richiesta di qualche miglioria; quando invece cerco di rendere la casa “accogliente”, arriva la persona che vuole addirittura le stanze vuote!! E allora sì che son dolori!! Dove sistemare tutto ciò che non serve? Insomma, è davvero difficile prevedere le richieste dei futuri abitanti delle nostre case!
Ti do ragione sul fatto che è impossibile prevedere le esigenze specifiche dei singoli, quello che però si può fare è valorizzare i punti di forza della casa. Personalmente più di una volta, come potenziale acquirente, mi è capitato di fermare la mia decisione per come la casa mi è stata presentata. Il massimo si è raggiunto quando con l’agente immobiliare sono entrata in una casa dove i proprietari stavano cenando- lui in canottiera-il ventilatore a soffitto girava muovendo l’aria che sapeva di broccoli appena cucinati. Nemmeno il mio essere architetto mi ha fatto superare questo primo impatto.Non mi ricordo nemmeno come era fatta la casa.
Uno sguardo esterno, di persone che non sono legate a quello spazio e a quegli oggetti da nessun ricordo, permette di “allestire” la casa e andare in scena. Al di là delle particolari esigenze, entrare e visitare un ambiente dove prevale l’armonia, a volte raggiunta con piccoli accorgimenti e altre volte con un impegno maggiore, predispone più facilmente ad immaginare già di farne parte. Sicuramente se cerco un appartamento in affitto che sia vuoto non vado a vedere quelli ammobiliati.
Ho letto con piacere l’articolo semmai dovessi vendere una casa saprei a chi rivolgermi!!
grazie dei suggerimenti!