Tutta tua la città
Il paese di Formello, famoso in tutta Italia per la sola presenza della S.S. Lazio, in realtà è un caratteristico paese dell’interland romano.
Si sviluppa all’interno del Parco di Veio ed è l’ultima tappa del Cammino della Via Francigena, prima di Roma. Il bellissimo borgo centrale dovrebbe rappresentare il cuore pulsante delle attività commerciali del Paese, ma la fuga verso la vicina Roma non permette ai cittadini formellesi di vivere e godere del centro storico: le attività commerciali fanno fatica a resistere a questa crisi, e lo sviluppo
territoriale è frenato rispetto al grande potenziale di questo delizioso borgo antico. La nuova Giunta Comunale ha tra le sue priorità lo sviluppo economico, ma le risorse da investire sono sempre scarse. E’ noto a tutti che l’IMU non è andata ai Comuni se non in minima parte, e gli enti locali, impoveriti, tagliano le spese su tutto, persino sui servizi sociali. Il miglioramento urbanistico e gli investimenti per lo sviluppo economico del paese sono un’ambizione difficile da realizzare: per questo la Giunta del Comune, capitanata dal giovane Architetto Sergio Celestino, ha pubblicato un avviso, nel quale si invitano i cittadini a contribuire con buone idee alla riqualificazione, alla valorizzazione e alla gestione degli spazi pubblici, cercando di dare spazio a piccole attività economiche o a migliorare quelle esistenti.
Questo Avviso “Tutta Tua la Città” www.comunediformello.it, ha l’obiettivo quindi, di coinvolgere attivamente i cittadini sollecitandoli a guardare come una risorsa il loro territorio. Tutti sono invitati a promuove delle idee che possano creare nuove opportunità di lavoro e di sviluppo sostenibile utilizzando lo spazio pubblico.
Per rendere possibile la presentazione delle proposte, la giunta ha messo a disposizione dei cittadini una rete di servizi territoriali: il Centro di Orientamento al lavoro contribuirà per un supporto nella redazione dei Progetti, e anche la Banca del Credito Cooperativo contribuirà alla realizzazione dei progetti con una linea di credito agevolato.
Ma come mai tanto interesse da parte mia per questo argomento? Prima di tutto perchè sono io che, in qualità di responsabile del Centro di Orientamento al lavoro, accompagno i cittadini creativi nella redazione delle loro proposte, in secondo luogo, perchè questo modo di sollecitare i cittadini, coninvolgendoli e dandogli delle possibilità di sviluppo di idee autoimprenditoriali, mi piace, e credo anche che rappresenti uno dei pochi modi per uscire dalla crisi economica che ci soffoca.
Ci aspettiamo idee di tutti i tipi semplici e fattibili con poco, ma anche ambiziose, purchè sostenibili: la regola è quella che chi propone un’attività privata, proponga congiuntamente anche un servizio di utilità pubblica, ad esempio si chiede lo spazio ai giardini pubblici per un piccolo chiosco per il commercio delle bibite e si propone congiuntamente di assumere i costi per istallare negli stessi giardini, dei giochi per i bambini.
Oppure si può immaginare di mettere dei tavolini fuori dal proprio bar o ristorante, chiedendo la concessione del suolo pubblico, ma al contempo si potrebbe proporre di acquistare e manutenere le fioriere per tutto il corso principale. Insomma, ogni idea creativa e migliorativa del territorio sarà presa in considerazione e analizzata.
Fino al 2 Aprile è possibile manifestare il proprio interesse ad utilizzare uno spazio pubblico con finalità private in una delle 5 aree verdi già individuate dall’Avviso e nei tre spazi pedonali pavimentati della città di Formello, ma l”individuazione degli spazi per le proposte è comunque aperta all’iniziativa dei cittadini. Perciò chiunque, può proporre che spazio comunale, chiuso o aperto, sia concesso in gestione per lo sviluppo di un’attività. Il singolo cittadino motiva le sue proposte, poi l’amministrazione decide cosa è più utile per il territorio e mette a bando le concessioni.
Con altre iniziative come questa, il patrimonio culturale e artistico e urbanistico dei nostri Comuni potrebbe essere tutelato e valorizzato di più e meglio se tutti fossero coinvolti nella progettazione alla cosa pubblica, come già sperimentato in alcuni Municipi romani e in altri piccoli centri.
Naturalmente all’amministrazione spetta un compito delicato da svolgere, con la massima trasparenza nell’affidamento dei progetti e soprattutto nel monitoraggio della fase realizzativa delle attività. Ma questo è un rischio che gli enti si possono assumere, perchè il beneficio che ne trae la collettività è molto alto: da un lato la possibilità di migliorare le nostre città, dall’altro quello di sviluppare le attività imprenditoriali sui territori e non ultimo, quello di educare i cittadini a considerare la città e il proprio territorio come una risorsa personale.
Già immagino un paese nuovo, migliorato urbanisticamente con piccoli sforzi, ma dove tutti si possano sentire Cittadini.
Cara Angela Maria,
mi sembra una iniziativa molto bella e interessante! E’ assolutamente importante che i cittadini contribuiscano e si sentano responsabili degli spazi della propria città e del territorio. A settembre scorso sono stata a Napoli al World Urban Forum, organizzato dalle Nazioni Unite, ed era evidente, in tutte le sessioni che ho seguito, che il coinvolgimento e l’attivazione degli abitanti è divenuta una “conditio sine qua non” nei progetti che abbiano una reale intenzione di riqualificare lo spazio urbano e renderlo realmente godibile e vivibile.
A questo proposito, come architetto specializzato in sviluppo urbano sostenibile e progettazione partecipata, ho avuto modo di sperimentare nelle numerose esperienze che ho avuto come facilitatore e coordinatore in processi di progettazione partecipata, sia a Roma che nella provincia, quanto faccia la differenza il coinvolgimento di cittadini, associazioni, comitati e di tutte le forze attive di una realtà locale.
Naturalmente affinché un progetto realmente concretizzi i bisogni di una comunità, la partecipazione deve essere reale e coadiuvata da metodologie apposite, ampiamente sperimentate anche all’estero, soprattutto negli USA. In particolare negli Stati Uniti si sta spingendo molto sull’attivazione dei cittadini nella “costruzione degli spazi urbani” anche a piccola scala. Mi fa pensare al cosiddetto “effetto farfalla”, “il batter d’ali di una farfalla in Brasile può provocare un tornado in Texas”, ovvero le piccole azioni possono innescare un cambiamento, che investe non solo lo spazio urbano ma anche la sfera economica e sociale, innescando un cambiamento di attitudine nell’intera comunità locale.
Mi vengono in mente progetti che ho seguito, proposti da cittadini e associazioni, nell’ambito delle attività del Laboratorio per le scelte Partecipative del 1° Municipio di Roma, oppure le sessioni di lavoro con i ragazzi di una scuola media sulla risistemazione di Villa Paganini organizzate nell’ambito del concorso “I giovani e la città che si trasforma” promosso dal Comune di Roma, oppure i confronti sui temi ambientali o economici nell’Agenda 21 di Rocca di Papa.
Quello che state attivando nel Comune di Formello mi sembra estremamente importante ed in sintonia con l’esperienza che stiamo avviando nella zona dei Lepini, a sud di Roma.
Auguri!
Angelica
Angelica finalmente una voce autorevole. Ricordo con piacere la partecipazione dei ragazzi della scuola dove insegnavo risultati vincitori del concorso “I giovani e la città che si trasforma” per la riqualificazione di Villa Paganini. Furono mesi di lavoro instancabile e di partecipazione attiva supervisionato da te. Sarebbe interessante che l’iniziativa di Formello sia concertata da una figura professionale della tua esperienza. La nostra attenzione deve essere rivolta ad una autentica partecipazione attiva della cittadinanza che va anche educata. La logica del privato è sempre in agguato mistificata dal bene collettivo. Basta vedere la drammatica situazione in cui vive la nostra città di Roma e di quanta inconsapevolezza ci sia da parte di molti cittadini che non si rendono conto che la nostra città ha perso la sua pubblica funzione. Un piccolo Comune come Formello potrebbe fare tesoro della vostra esperienza. Mi auguro che i responsabili siano attenti… in un periodo storico caratterizzato da tanta irresponsabilità. Grazie.