Libertà e partecipazione

Libertà e partecipazione

Ebbene, anche mia cugina Cecilia ha festeggiato il suo “The Big One”.

Scelta felice quella di festeggiare a casa, occasione intima e familiare dove, mentre un amico al pianoforte guida un coro di voci che intona le più belle canzoni della nostra IMG_0010 copiatradizione napoletana, alcuni di noi conversano in piacevole compagnia. Stefano mi racconta con vivo interesse, del suo impegno nel ruolo di Tesoriere del Comitato di quartiere “Antamoro”.

Una realtà politica inquinata da chi fa vivere l’impegno sociale solo nei numeri e nelle percentuali, logora l’impegno di quanti si muovono per ricostruire quanto in questi ultimi decenni è stato lentamente distrutto.

La partecipazione “dal basso” è l’avanguardia di una costruttiva rinascita: a distruggere ci vuole un attimo, per ricostruire ci vuole IMG_0012 copiamolto tempo. Ricostruire il Lavoro, l’Etica, l’Ottimismo, la Speranza, l’Onestà. La Partecipazione diventa veicolo per una autentica forza di Libertà e un gruppo di cittadini che si sente partecipe della realtà nella quale vive, dedicando parte delle proprie forze nel luogo nel quale non abita, semplicemente, ma vive. Questi giovani recuperano lo spazio del proprio quartiere dove ci sono le scuole, i giardini per il  gioco dei  bambini e luogo di incontro per ragazzi ed anziani; in questa  realtà urbana progettata con criteri che guidano alla logica della “non appartenenza”, si ristabilisce un punto di riferimento, una “piazzetta” nella quale persone di diversa estrazione culturale e politica si incontrano per condividere passioni ed emozioni al fine di migliorare la qualità della vita del Territorio  riscoprendo i valori in esso contenuti.

abitantiIl 27 aprile del 2011 è il giorno che vede costruire questa idea: un gruppo di figure professionali mettono insieme le proprie competenze per formare il Comitato di Quartiere “Antamoro” del III Municipio. Il Comitato nasce come ente no profit, senza scopo di lucro e lontano dalle logiche partitiche e confessionali riuscendo, così, a riunire in  gruppo  persone che mantengono la propria autonomia, si incontrano e attraverso il loro  sito possono garantire  visibilità, trasparenza e comunicazione del programma e del cammino percorso.

La responsabilizzazione della cittadinanza e delle scelte amministrative è sotto gli occhi di tutti e diventa prioritario essere interpreti degli interessi dei cittadini presso le istituzioni e la Pubblica Amministrazione. Dopo anni di abbandono il quartiere reagisce raccogliendo 500 firme di soci fondatori ed il comitato ha così la forza di potersi impegnare in modo concreto nella tutela e nel miglioramento del quartiere.

L’impegno  è quindi attivo e Stefano mi informa dei risultati che hanno ottenuto facendo pressione sui responsabili Ama per il profondo degrado nella gestione delloIMG_0017 copia smaltimento dei rifiuti e particolare entusiasmo ha nel raccontare dell’evento “Piazza Antamoro si fa bella” che ha visto i cittadini impegnarsi nel recupero e nella manutenzione degli spazi verdi lasciati in abbandono dal Comune. Di particolare attualità è il progetto del prolungamento della linea B1 della metropolitana che favorirà una forte decongestione del traffico ed una mobilità alla portata di tutti, in particolare ragazzi ed anziani. Non dimentico l’attenzione che il comitato ha nel monitorare una vera e propria emergenza: il furto dei coperchi dei tombini in ghisa che, nottetempo, vengono rubati, segno del difficile momento economico che stiamo vivendo: la ghisa costa 500 Euro alla Tonnellata.  Lo spirito di iniziativa è forte ma di lavoro da fare ce n’è molto. Per ricostruire ci vuole tempo.Esistono nel territorio romano altre iniziative simili. La partecipazione è la formula che, forse, ci può aiutare a riprendere il controllo della nostra città vivendo una realtà meno corrotta e più democratica. Rispetto del Territorio e delle persone, partendo da queste piccole realtà, fanno Grande una Città.

http://www.comitatoantamoro.it/http://www.youtube.com/watch?v=nulKUZ1sWlA
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