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FORME URBANE

Un menage a trois, in questi giorni, mi ha coinvolto nell’organizzazione della mostra che vede protagoniste Marina e la sua Pittura.

La scelta dei quadri, da presentare al pubblico il 12 Ottobre  presso la sede dell’Associazione Culturale AREGOLADARTE, mi ha portato a rileggere il percorso della nostra attività professionale e così, il discorso, si è concentrato sull’aspetto dello spazio architettonico. I lavori che ho selezionato toccano il percorso pittorico che Marina ha svolto parallelamente alla sua attività di architetto e che vede, sempre, lo spazio e la forma significativi protagonisti. La narrazione della mostra, infatti, raccoglie una collezione di quadri che, sviluppando una storia, fa intuire le esperienze professionali di Marina in relazione alla ricerca dello spazio negli interni da noi progettati e realizzati i quali, come lei stessa dice,si proiettano “dall’interno di una casa prolungandosi e dilatandosi nella città, nelle piazze, nei vicoli, nei parchi; ovunque l’uomo abbia limitato con diaframmi murari, cornicioni, filari di alberi, fondali”. Questa espressione di pensiero la ritroviamo a commento del biglietto di invito per la mostra, finalizzata a fare conoscere la realtà dell’Associazione Culturale che la ospita in uno degli ultimi laboratori di restauro di Roma che ancora, eroicamente, resistono all’avanzare della modernità globalizzata.  La proposta di esporre i quadri in un laboratorio artigianale è stata particolarmente gradita proprio perché, nel nostro lavoro, è ancora viva l’esperienza maturata dalla scuola del Bauhaus nella quale, l’architettura, era l’obiettivo di ogni ricerca didattica e che vedeva lavorare gli artisti in sinergia con gli artigiani. L’insegnamento tecnico, quindi, viene associato a quello formale svolti rispettivamente da un artigiano ed un artista: Arte ed Artigianato restano due espressioni nella spiritualità dell’uomo che non devono mai interrompere il loro dialogo. Così, quale luogo migliore per presentare dei lavori che nascono dalla continua e costante esperienza di cantiere? Il forte sodalizio tra Marina e le maestranze che realizzano quanto progettato e, insieme, ricercano e trovano soluzioni, ritorna sulle tavole preparate con lo stucco usato in cantiere e così, materia e colore, sono gli elementi che permettono di leggere le forme e lo spazio che si rimandano dal cantiere al quadro non senza indagare e ricercare risposte urbane. La luce, i colori, il cielo  si riflettono sulle forme architettoniche che creano lo spazio, nel quale l’uomo agisce nella sua quotidianità, ritornano in sintesi nei quadri fino a raggiungere tratti di astrazione dove le direttrici compongono, o giustappongono, le Forme Urbane, che diventano espressione di una emozione.

Vi aspettiamo il 12 ottobre in via del Corso 75 alle ore 18,00 per brindare insieme.

 





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