student home

La zona è Piazza Bologna, l’edificio è degli anni ’30, a Roma.

La casa è stata acquistata per un investimento economico con l’intenzione di affittarla agli studenti data la sua felice posizione non lontana dalla Città Universitaria, servita dalla Metropolitana e vicinissima ad una Chiesa e un cinema. L’ottima pizzeria al taglio può correre in aiuto nei momenti più “caldi” di studio quando non sia ha il tempo nemmeno per cucinare.  Pertanto, prima dell’acquisto, è stato controllato lo stato di manutenzione dell’immobile affinché fosse funzionale alle esigenze degli studenti: spazi essenziali per essere vissuti comodamente.

Il nostro imperativo, in questo lavoro, è stato categorico: Recupero! Ad eccezione del bagno, che ha avuto già dei rimaneggiamenti, negli anni ’70, con tristi scelte di materiali e sanitari, l’appartamento ha conservato le caratteristiche di origine così come l’intero edificio.

Nella progettazione, si è puntato sulla economicità degli interventi di ristrutturazione proponendo un’idea che avesse comportato il minor numero di lavori e, di conseguenza, costi minori, tuttavia, senza trascurare il comfort e l’importanza di pensare ambienti spaziosi e ispirati alla socializzazione.

I proprietari, genitori di studenti universitari, hanno sperimentato in prima persona la desolazione  in cui generalmente versano le condizioni degli appartamenti che, rispondendo alle logiche speculative, sembrano essere più vicini a depositi di vecchi mobili, o ad un cumulo di oggetti senza senso, che a luoghi accoglienti nei quali i ragazzi dovranno trascorrere un significativo periodo della loro giovane vita. La sensibilità dei committenti ha permesso di lanciare una sfida: creare ambienti semplici, adatti all’accoglienza e, soprattutto, confortevoli e sicuri: valorizzando l’immobile in questo modo, si garantisce il successo dell’investimento.

Attraversare l’androne del condominio, prendere l’antica ascensore che porta al piano ed entrare in questa casa sembra proiettarci indietro nel tempo. Nessun intervento di violenza architettonica ha intaccato il volto di questa edilizia fatta di materiali semplici ed eleganti. I pavimenti in gettata alla veneziana, le porte di legno e vetro, le mattonelle della cucina dal tipico colore verde acqua di moda in quegli anni, con i jolly a quarto di tondo, non dovevano essere snaturati. L’ attenzione alla sicurezza ha guidato al rifacimento a norma degli interi impianti. La moderna tecnologia permette di non usare il gas in cucina, grazie ai piani cottura ad induzione, garantendo una maggiore sicurezza in un alloggio dove convivono persone, tra loro sconosciute , con abitudini differenti. Il riscaldamento centralizzato continuerà a garantire il caldo, nelle fredde giornate invernali, mentre i moderni condizionatori renderanno gradevole studiare anche nei giorni più torridi.

Il connotato forte, un po’ pop, che attualizza l’immagine del nuovo intervento, è il colore. Le pareti sono rigorosamente bianche per poter garantire una facile e frequente manutenzione e potenziare la luminosità dell’appartamento. I soffitti colorati danno carattere alle stanze dove, lungo le pareti, corrono delle cornici, realizzate in cartongesso, le cui forme evocano una eco futurista ed una calda illuminazione, indiretta, rende gli interni più accoglienti.

La cucina è il focolare della casa ed è il fulcro della socializzazione: comoda, funzionale e corredata di tutto il necessario.  L’antibagno e il bagno permettono le presenza contemporanea di due persone garantendo comunque la necessaria privacy. Uno spazio lavanderia, con la lavasciugatrice, aiuta nella gestione del bucato senza creare disagio con panni stesi ovunque nella stagione fredda mentre con la bella stagione il balconcino, di cui ogni camera è dotata, aiuterà ad evitare inutili consumi energetici.

Ogni camera è per un solo studente: uno spazio personale, riservato, dove studiare ed ospitare gli amici. Le camere sono dotate del necessario: un letto spazioso corredato di comodino e di testiere imbottite, realizzate dai proprietari in un impeto di creatività che li caratterizza e che riportano, nel loro design, i colori delle rispettive stanze; un armadio capiente, la scrivania e la libreria completano l’arredo senza trascurale l’aspetto ricreativo con un televisore ed una comoda poltrona.

Chi si appresta a trasferirsi a Roma per studiare, non deve dimenticare il canale dell’alloggio pubblico al quale si accede se si hanno i requisiti essenziali. Solitamente questi alloggi, messi a disposizione dagli atenei, non soddisfano il numero di richieste ma tentare non nuoce. Al momento della redazione per la domanda di borsa di studio, su indicazione dell’Ente di diritto allo studio dell’Ateneo che si intende frequentare, si può richiedere di essere inseriti nelle graduatorie per l’assegnazione dell’alloggio.

Se il presentimento è quello di non farcela a rientrare tra gli aventi diritto, ci si deve rivolgere al mercato privato: una giungla nella quale, prima di prendere decisioni, consigliamo di controllare sempre di persona. Alcuni Comuni rimborsano parte delle spese di affitto sostenute da studenti fuori sede, quindi è bene informarsi di questa possibilità e sul tipo di contratto che deve essere stipulato.

Per questo abbiamo ritenuto opportuno promuovere questo nostro lavoro sul blog perché  pensiamo che il canale di ricerca del “passaparola” sia quello, senza dubbio, più indicato. Se siete interessati potete contattare il proprietario. Chissà se una di queste chiavi sarà quella della vostra casa per i prossimi anni. Quale scegliete? Gialla, Rossa, o Grigia?

Buona fortuna e… studiate!





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