MASDAR CITY

Sta prendendo forma il prototipo di città che riassume in sé tutte le soluzioni basate su tecnologie pulite che  a me sembra essere la perfetta the Jetsonsconiugazione tra “I Pronipoti” che vedevo da piccola, e la commedia di Jacques Tati “Mon Oncle”.  Un prototipo di città ad emissione Zero di CO2 e di rifiuti. Questo esperimento ha come laboratorio una porzione di territorio non lontano da Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti. Il governo di Abu Dhabi istituì nel 2008 la Masdar Iniziative per promuovere lo sviluppo di soluzioni basate su energie rinnovabili per essere pronti nell’affrontare una vita oltre il petrolio. La città sostenibile di Masdar è stata progettata dallo studio Foster &Partners e fa da contrappunto alla “città del petrolio” rappresentata da Abu Dhabi mettendo in diretto planimetriaconfronto due mondi agli estremi opposti. Come in ogni città, sia essa cresciuta spontaneamente o, come in questo caso, pianificata a tavolino, sono presenti i principi dei tradizionali insediamenti urbani. Costruita nel deserto, diventa cardine dell’impostazione la gestione dell’ombra. Gli edifici per residenze e laboratori si fanno ombra a vicenda e ombreggiano le strade pedonali. Le facciate sono auto-ombreggianti. Con i suoi vicoli stretti, le ombre profonde e le torri eoliche, Masdar segue le orme collaudate delle tradizionali città arabe, dove tenere a bada il sole è un’arte praticata da molte generazioni. masdar-city-tafline-laylin-4La luce del Sole viene accolta dai tetti interamente rivestiti con pannelli fotovoltaici, che oltre a produrre l’energia elettrica fanno anch’essi da parasole. Ad oggi è stato completato l’edificio del Masdar Institute che può essere considerato un ottimo strumento di verifica delle soluzioni passive ed attive adottate per il contenimento delle emissioni e dei consumi energetici. Per il raffrescamento degli ambienti pubblici si ricorre ad una vegetazione verdeggiante e all’acqua vaporizzata che vengono in aiuto al movimento di aria fredda generato dalle moderne torri eoliche. Tutti i materiali utilizzati nelle costruzioni sono a basso impatto ambientale ed utilizzati in modo tale da richiedere una manutenzione molto ridotta. La mobilità è il vero nodo cruciale degli alti consumi e delle emissioni nocive alla nostra salute e a quella del pianeta: il progetto prevede che venga ridotto al minimo l’utilizzo dei mezzi di trasporto privato privilegiando lo spostamento a 360_masdar_tour_0121piedi e la vicinanza dai mezzi di trasporto rapidi. I taxi elettrici, ideati da una azienda italiana, si muoveranno su magneti posizionati sulle strade e per incentivare l’uso di mezzi elettrici è stata istallata la prima stazione di ricarica rapida. Il territorio che circonda la città ospita le fonti di energia –parchi eolici e fotovoltaici- e le fonti di approvvigionamento alimentare –campi di ricerca e piantagioni- per garantire agli abitanti di essere completamente autosufficienti. Quando sarà terminata la costruzione questa città potrà consumare il 75% di energia in meno rispetto ad una tradizionale città di pari dimensione. In un territorio desertico in cui l’acqua è un bene molto prezioso, si è pensato di desalinizzare l’acqua presente nelle falde sotterranee rendendola potabile; inoltre è previsto che più della metà dell’acqua utilizzata, sia depurata e reintrodotta nel sistema che comprende oltre agli impianti di desalinizzazione, anche collettori per la pioggia e sistemi irrigui realizzati con le acque grigie.

42_cAnche la produzione dei rifiuti è quasi ridotta a zero, infatti, solo una minima parte finirà in discarica mentre il resto sarà riciclato o impiegato come biocombustibile e fertilizzante.

La Fuga di Logan.  Nel raccontarvi mi sento immersa in questa città “perfetta” e mi tornano in mente le scene del film.





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