Dai diamanti non nasce niente…
Che dai diamanti non nasce niente ce lo canta De Andrè e ce lo conferma Serena Dandini nel suo libro . http://libriblog.com/romanzi/dai-diamanti-non-nasce-niente/
Il cuore del messaggio è soprattutto che… dal letame nascono i fiori.
Sarà stata la vacanza in Tirolo, saranno state le 326 pagine del delizioso libro di Serena Dandini “Dai diamanti non nasce niente” ed. Rizzoli, il fatto è che nei momenti liberi durante questo soggiorno montano, ho passato il tempo a riprogettare la “verdure” della terrazza della mia casa di Roma.
La lontananza da casa per un tempo prolungato, insieme all’esperienza vissuta nel prendere contatto con luoghi e modi di vivere nuovi, comporta per me di ripensare la casa ricercando nuove soluzioni, una diversa organizzazione degli spazi o alcuni dettagli. Quest’anno il mio pensiero si è concentrato sull’esterno, su quel piccolo spazio che io considero il cuore della mia casa: la terrazza.
E’ lì che mi vedo anziana a trascorrere i miei pomeriggi di lettura e giardinaggio e a litigare con Stefano che sostiene che ho il “pollice nero”.
In questa vocazione al giardinaggio, mi ha sostenuto la Dandini, perchè mi ha portato a riflettere sul fatto che il giardiniere coltiva delle doti importanti che dovrebbero essere patrimonio di tutti: lavora con pazienza, sa aspettare le stagioni e con esse i risultati. Se questi non dovessero arrivare come previsto, sa ripartire analizzando i fallimenti, riprogetta, si impegna e soprattutto sa sperare ancora.
I giardinieri migliorando il perimetro di un balcone, sognano e contribuiscono a migliorare le nostre città. Del resto non è così nei pittoreschi paesini del Tirolo? Quest’anno, non ho avuto dubbi, i miei souvenir dalle vacanze sono stati semini di piante aromatiche e bulbi di fiori che caratterizzano quelle meravigliose vallate di Anterserva.
Il mio invito, ma anche la mia promessa, è ad impegnarci in questo nuovo autunno a progettare anche un solo davanzale, ad avere il coraggio di seminare, concimare… e sperare … per iniziare a migliorare il mondo partendo dal balconcino di casa nostra.
L’autrice del blog di Design per bambini, ha già iniziato e da oggi dedica alle lettrici un angolino verde, per vivere meglio il balcone o il giardino, un posto dove parlare di piante, di giardinaggio con i più piccoli … http://www.designperbambini.it
Domenica 9 Ottobre sono andata in umbria e l’amica Giovanna mi ha raccontato dell’iniziativa che si tiene a Spello. Questo borgo -che conosco per l’origine umbra della famiglia di mio marito- si presenta ai nostri occhi come le preziose pagine di un libro di immagini tutte da sfogliare per gustarne la bellezza. In queste pagine si reaspirano le antiche presenze umbre, romane, medievali e rinascimpentali. Un concorso dal titolo “Finestre, balconi e vicoli fioriti” è stato tenuto il 7 luglio 2011. http://www.gustarelitalia.it>Eventi Gli abitanti hanno fatto a gara per conquistarsi il titolo di vicolo più bello. Da prendere come esempio per riqualificare i nostri condomini e i nostri quartieri. Perché non proporre un concorso nelle Assemblee Condominiali per promuovere il recupero delle nostre terrazze? Come premio: Esenzione dal pagamento di alcune rate di condominio. Può essere un’idea!
Grazie Marina perchè mi hai fatto far pace con questa meravigliosa ma insidiosa frase del grande De Andrè, mettendo in risalto soprattutto la seconda parte.
Anche io ho un grande terrazzo nel quale però,soprattutto in inverno, vi si potrebbe calcolare il CX delle automobili, e quindi non ho mai scelto di “vestirlo” con fiori, ma con ben più coriacee piante: le piante grasse.
Certo, non sono un tripudio di colori in primavera, ma quando tirano fuori i loro sporatici fiori sono veramente una gioia.
Pochi giorni fà invece ho comperato due bulbi di giglio che ho posizionato nella parte più riparata del terrazzo:quindi aspetto, concimo e spero :o)
Ciao Elisa, siamo fortunati ad avere delle belle terrazze su cui sfogarci con i nostri tentativi per fare crescere le piante. Anche io adoro le piante grasse perché sono simpatiche e danno soddisfazione… e poi quando sboccia il fiore è veramente una bella emozione. La cura dei terrazzi è segno di civiltà. Oggi sono stato a trovare zia Vera che ha un piccolo giardino che è un incanto. Lei a 81 anni suonati sembra una giovane donna proprio per la Speranza che ha. Lei così provata dalla vita. Le abbiamo regalato una piccola pianta di peperoncino, così lei si ricorda di noi. Io in terrazza ho numerose piante che sono il riferimento a persone care e dai balconi dei piani superiori fanno un bell’effetto.
Much appreciated for the information and share!
Nancy